Nell'arco di una settimana ho avuto modo di partecipare a due delle più classiche e longeve gare della provincia torinese ed astigiana.
Domenica 19 ho partecipato a Trana (TO), per la sesta volta, alla Corsa Podistica di Primavera, giunta alla 44° edizione, mentre sabato 25 è stata la volta della mia sesta partecipazione, ad Asti, alla 43° staffetta a squadre 24x1 ora.
Sono ovviamente due gare completamente diverse, accomunate però, non solo dalla loro "storicità", ma anche dalle difficoltà presentate, sia fisiche che mentali.
A Trana si tratta di una corsa su strada, che oltre all'asfalto percorre anche tratti sterrati, alternando ripide salite e rapide discese, in continua alternanza, mantenendosi in prevalente salita sino al 5° chilometro e mezzo.
Come al solito, per evitare di posteggiare lontano, arrivo presto, ritiro il pettorale e poi faccio due passi verso la zona partenza alla ricerca di un bar tranquillo per sorseggiare un buon caffè.
Nel tragitto incontro Ernesto "Somadaj" che sta recandosi sul percorso gara per regalarci dei fermo immagine della nostra fatica domenicale. Scambio due chiacchiere e scopro che pare soddisfatto del nuovo apparecchio fotografico che sta utilizzando. Mi fà piacere.
Dopo la pausa caffè, torno in area partenza. Il tempo è soleggiato, con a volte un leggero venticello. Due chiacchiere con atleti ed ex atleti, giudici ed organizzatori, e poi a cambiarmi. Oggi opterò per le scarpe veloci che so mi avvantaggeranno in salita, penalizzandomi in discesa. Non vi sono abituato, ma è troppo pericoloso per i miei piedi usarle troppo frequentemente. Ripasso di fronte al ritrovo mentre i giovani si apprestano a gareggiare, e mi reco verso il via, incontrando con piacere altri conoscenti.
La partenza è come sempre ubicata poco oltre il Sangone, nei pressi della ex cava di serpentino, un minerale che si presenta in natura in varie forme, tra cui il crisotilo (amianto).
Dopo l'immancabile "tutti dietro al nastro sennò non si parte", ed il doveroso minuto di silenzio in ricordo dell'atleta della Podistica Tranese Gaetano Maita, morto improvvisamente a fine febbraio all'età di 64 anni, si parte.
Immediatamente il gruppo scatta in avanti ed io seguo il flusso ma senza dannarmi l'anima. Questo andamento, non troppo all'attacco, mi permette di godermi un poco ciò che mi circonda.
Sino al momento in cui affianco l'area partenza mi tengo a ridosso del gruppo di testa delle donne e, alcune, avrò modo di poterle vedere per quasi tutta la gara. Dopo aver sortito il quasi immediato distacco della Cammalleri, la partenza ad un buon ritmo della L'Epèe distanzia tutte le altre, compresa la Fornelli. Per un poco le sono dietro ed ho modo di apprezzarne la corsa. Sarà però proprio la Fornelli a riportarsi poco oltre il 4° chilometro sulla forte atleta della Settimese, che dovrà superare qualche crisi nelle ultime salite fatte in parte camminando, riuscendo comunque a guadagnarsi la terza posizione, superata anche da Rullo Elisa.
Giungo al traguardo senza accusare particolare stanchezza e provvedo a dissetarmi al ristoro.
Apprezzabile la rapidità con cui vengono esposte le classifiche ed effettuate le premiazioni. Per il resto nulla di nuovo: niente chip, nessun punto ristoro sul percorso, ed il solito caffè nel pacco gara.
Ad Asti si tratta invece di una corsa in pista. Quest'anno erano presenti 41 staffette, formate ognuna da 24 atleti della stessa Società che, nel corso delle 24 ore, hanno corso intorno alla pista del campo di via Gerbi per un'ora ciascuno, cercando di percorrere la maggior distanza possibile. La somma di tutti i parziali formerà la distanza complessiva coperta dalla Società.
Oltre alla difficoltà dovuta a correre un'ora in pista per atleti spesso più avvezzi alla strada, ed ai problemi conseguenti ai continui sorpassi, almeno per i più veloci di frazione, parte della manifestazione si è svolta sotto la pioggia, creando qualche problema aggiuntivo.
Io ho corso alle 19:00 del sabato, con un po' di pioggia prevalentemente alla fine. Ho cercato di girare impostando un tempo giro di circa 1'36"-1'37", puntando molto sulla costanza della prestazione. Dal 12° chilometro ho provato ad incrementare il ritmo, ma un leggero risentimento alla coscia sinistra mi ha convinto a continuare così portando a casa un risultato finale di 14.812 metri a 4'03"/km, cioè 1'37"02 a giro. Certamente in passato ho fatto di meglio, ma anche di peggio. Inoltre c'è chi mi ricorda che ho un anno in più e non posso far finta di niente.
Quest'anno è tornato meritatamente alla vittoria il Dragonero, dopo una prima parte di gara dominato dalla Brancaleone che è poi giunta seconda. Quasi sempre in terza posizione la mia Società, la Vittorio Alfieri, che è anche l'organizzatrice della staffetta praticamente da sempre.
Dopo due vittorie conseguite nel 2015 e 2016, quest'anno non ci si è riusciti a ripetere. Peccato. Probabilmente avremmo potuto ambire "soltanto alla seconda piazza", ma partire già sconfitti non fa parte del mio DNA, e debbo ammettere che non l'ho affatto gradito. Eppure è andata così. Quello che definirei un misto di eventi ha fatto sì che non ci si presentasse al meglio. Atleti dai buoni risultati che hanno lasciato la nostra Società negli ultimi due anni, altri che non hanno inserito nel loro calendario l'evento, qualcuno infortunato, qualcuno che ha preferito allenarsi poco distante preparando gare senz'altro più importanti. Ed in questo insieme di eventi, anche coloro che erano presenti, non sempre hanno trovato i giusti stimoli per rendere al meglio delle loro possibilità.
Ringrazio tutti i miei compagni che hanno partecipato dando la loro piena disponibilità, anche se alcuni avevano una gara a poche ore di distanza ed altri erano ancora alle prese con qualche infortunio non completamente recuperato.
Un grazie va poi, senza retorica, a tutti coloro che ancora una volta hanno reso possibile questa splendida manifestazione che per un giorno raccoglie ed accoglie quasi 1.000 atleti di territori e nazioni diverse, riuniti insieme nel solo nome dello sport. Grazie!
Salvo errori di trascrizione o di successiva correzione, a questo link potete trovare la classifica ufficiosa individuale della Vittorio Alfieri, mentre a questo link quella ufficiosa individuale di tutti gli atleti partecipanti.
Cliccando qui invece troverete le classifiche ora x ora e di Società tratte dal sito della Fidal Piemonte.