Premessa
Oltre alle scarpe, di cui ho trattato in un articolo specifico, il corredo del podista si compone di altri capi d'abbigliamento che, pur rivestendo un'importanza minore, concorrono al benessere complessivo dell'atleta, a volte impedendo spiacevoli contrattempi.
Calze
L'analisi del benessere dei piedi, non può certo limitarsi alla sola scarpa. Essa deve senza dubbio approfondire anche il ruolo della calza.
La calza, molto spessa rilegata ad "attrice" di secondo piano, concorre invece da co-protagonista alla salute del piede.
Ho conosciuto persone disposte a spendere periodicamente cifre anche elevate per possedere l'ultimo modello di scarpe, ma che snobbano l'acquisto delle calze come un qualcosa di secondaria importanza. Beh, provate ad indossarne un paio inadatto, magari partecipando ad una mezza maratona, e vi assicuro che comprenderete subito che cosa intendo dire.
Una corretta traspirazione preserva dal formarsi di vesciche, funghi, ed irritazioni cutanee di vario tipo.
Per questo sono da evitare i tessuti che trattengono il sudore, mentre sono invece da prediligere i materiali tecnici che, espellendo l'umidità all'esterno, permettono la traspirazione del piede che può quindi mantenersi asciutto.
Altri fattori importanti sono l'assenza di cuciture che, sfregando sul piede, passo dopo passo, possono provocare vesciche, e l'elasticizzazione, studiata per mantenerne la giusta ed uniforme aderenza.
Inoltre, in genere, i calzini "importanti" sono segnati come destro (R) e sinistro (L).
Oltre alle calze corte, ne esistono anche di lunghe, spesso del tipo a compressione graduata (maggiore in basso e a decrescere verso l'alto), molto attillate e che arrivano fin sotto al ginocchio. Queste ultime servono a migliorare l'irrorazione del sangue ai tessuti e la sua ossigenazione, riducendo l'affaticamento e favorendo il successivo recupero grazie al rapido smaltimento dell'acido lattico. Si consiglia di indossarle per corse lunghe, dove si evidenzia maggiormente il loro apporto positivo. Di questo tipo ne esistono anche senza piede (gambali), allo scopo di permettere all'atleta di continuare ad utilizzare le calze preferite. Mi raccomando che la loro scelta venga sempre fatta attentamente, valutando il giusto grado di compressione.
Maglia
Diversa a seconda delle stagioni, può variare da quella a collo alto e maniche lunghe per un uso invernale o in quota, alla canotta con spalline ridotte, volta ad impedire un'eccessiva sudorazione nel periodo estivo.
Senz'altro da evitare quelle in cotone, raccomando quelle cosiddette "tecniche", senza però impazzire nella scelta. L'importante è che il tessuto permetta la traspirazione, favorendo l'evaporazione del sudore ed il mantenimento della pelle asciutta.
Diversa l'attenzione da porre ove si cerchi un indumento per tenersi al caldo quando la temperatura si avvicina allo zero gradi. In questo caso è meglio evitare gli strati chiamati "a cipolla" ed affidarsi ad una maglia concepita per permettere al proprio corpo di mantenersi caldo ed asciutto.
Pantalone
Discorso analogo a quello della maglia, esso può essere lungo, corto attillato, corto sgambato, ecc. L'importante e che non stringa ma neanche dia la sensazione di cadere. Fondamentale, anche in questo caso, il tessuto di cui è composto, specie per un uso "invernale".
Biancheria intima
Per tutti, ma specie per chi ha la pelle delicata, è necessario scegliere un indumento al contempo comodo e contenitivo. Un po' di attenzione potrà evitarvi sgradevoli tagli o sfregamenti alle vostre "intimità". Ove problemi di delicatezza fossero difficilmente risolvibili con la sola qualità del prodotto, consiglio di premunirsi prima della corsa passando sulla parte interessata un po' di pasta del tipo "Fissan".